Teatro

Teatro Verdi di Pordenone: chiusura di 4 mesi nel 2010

Teatro Verdi di Pordenone: chiusura di 4 mesi nel 2010

Il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Pordenone chiuderà 4 mesi nel 2010, nel periodo settembre-dicembre. Lo ha annunciato il suo Presidente, Claudio Cudin, nel corso dell’audizione della Commissione Cultura, a Trieste, sui tagli dei contributi ai teatri. Verrà dunque a mancare un punto di riferimento per tutto il territorio provinciale, si perderanno posti di lavoro, «con effetto domino su tutta la rete di imprese culturali ed extraculturali» , ha aggiunto Cudin. Il prospettato taglio del 25 per cento sul contributo regionale, pur essendo uguale per tutti i teatri, per la sala di Pordenone si rivela più pesante, perché rapportato ad un’attività svolta con personale ridotto all’osso (un nucleo di 6 persone a tempo indeterminato a cui si aggiungono 22 persone stagionali per il solo periodo di svolgimento dell’attività) e dunque inciderebbe di più che nei teatri in cui le risorse umanesono maggiori. Il punto è che non ci sono margini per intervenire su altre voci di un bilancio che – come ha spiegato il presidente Cudin alla Commissione - conferma un’oculata gestione, a partire dall’aspetto economico. «In quattro anni di attività – ha riferito - abbiamo chiuso il bilancio sempre registrando un segno positivo». Gli introiti diretti sono stabilmente aumentati negli anni e, considerata la capienza della sala da cui non si può prescindere, non potranno ampliarsi ulteriormente. Il pubblico è in continuo incremento, come dimostrato dal costante aumento degli abbonamenti (da 2.082 nel 2005 a 2691 dell’attuale stagione) e dal numero di biglietti venduti in questi mesi, nonostante il difficile momento di crisi. «Ma non è solo una questione di numeri – ha sottolineato Cudin alla commissione: l’attività del Teatro Verdi di Pordenone è individuata, per contenuti e varietà della proposta, come una delle migliori del Friuli Venezia Giulia. Il nostro teatro ha nel suo Dna la multidisciplinarietà e, oltre a proporre spettacoli di riferimento per tutto il territorio provinciale e regionale, ospita grandi manifestazioni che in altri luoghi non sarebbero possibili: eventi che contribuiscono alla crescita culturale del territorio in senso lato. Non dimentichiamo, poi, che per molti anni, prima dell’apertura del Teatro Verdi, questa provincia non ha potuto proporre forme di spettacolo come la lirica, i grandi musical e importanti allestimenti di prosa e sinfonici, perché nessuna struttura sarebbe stata in grado di ospitarle». Il taglio dell’attività porterebbe poi a un ulteriore impoverimento delle entrate: meno spettacoli, meno incassi. Perciò, ribadendo che non esistono voci di bilancio significativamente comprimibili e che gli altri enti pubblici o privati locali non possono coprire le minori entrate, l’unica possibilità e ridurre l’attività, generando un impoverimento culturale del territorio. Inoltre considerato che l’attuale stagione teatrale è programmata già da tempo e che impegna circa il 70% del budget del 2010, i tagli porteranno praticamente alla quasi chiusura della sala da settembre a dicembre.